La riqualificazione del “brownfield” per la nuova destinazione d’uso è iniziato con la predisposizione di un progetto che comprendeva: l’indagine sui materiali edili sospetti di essere pericolosi; la verifica che l’impianto di refrigerazione industriale che non contenesse gas tossici. Sono stati ricercati i serbatoi interrati e fuori terra e molta attenzione è stata dedicata alla decorso delle rete fognaria. È stato presentato agli enti pubblici il piano della caratterizzazione dei terreni. Prima di demolire i fabbricati è stato rimosso l’amianto utilizzato come coibente delle celle frigorifere e sulle tubazioni. Il recupero dei metalli quali l’acciaio è il rame è stato molto importate a livello economico.
Per la bonifica dei terreni è stato predisposto un progetto con procedura “ordinaria” con due fasi distinte. Nell’area corrispondente alla fase “A” era previsto il raggiungimento dei valori soglia tabellari detti CSC.
Mentre per la fase “B” che corrisponde al sedime di un fabbricato, sono stati calcolati i valori massimi delle CSR.