Nel corso della fase progettuale specialistica tesa alla riqualificazione energetica dell’immobile, un fabbricato residenziale di cinque piani fuori terra e risalente al 1930 circa, situato in Milano, sono emerse una serie di criticità tra cui: la necessità di spostare la centrale termica non più adeguata, migliorare la performance energetica dell’edificio, centralizzare la produzione dei calore ed acqua calda sanitaria; la presenza di 8 montanti per la distribuzione del calore fino ai radiatori degli appartamenti rendeva difficile variare il lay out dei piani; svolgere alcune bonifiche, infine il recupero del sottotetto per realizzare due nuove unità immobiliari.

Bilma dopo aver verificato lo stato dei luoghi ha predisposto un progetto che comprendeva tra l’altro: l’allaccio alla rete del teleriscaldamento come unica fonte di calore condominiale;

la creazione di un piccolo cavedio verticale ben isolato per far scorrere i montanti per la distribuzione del calore, per l’acqua calda sanitaria, la posa di contabilizzatori all’ingresso di ogni appartamento; grazie a quel teleriscaldamento che è considerato fonte rinnovabile è stato evitato l’utilizzo di pannelli solari; contestualmente alla eliminazione della centrale termica a fiamma è stata chiusa la pratica di rinnovo del certificato di prevenzione incendi; infine come piani di cottura sono state previste unicamente piastre elettriche ad induzione. Si tratta di una scelta necessaria per eliminare tutte le fiamme dall’edificio e al tempo stesso è stata evitata la sostituzione del l’impianto di distribuzione del gas metano non più adeguato.

Il progetto si è chiuso con successo e i nuovi condomini hanno potuto scegliere di vivere in un immobile con un sapore storico ma un alto grado di sostenibilità grazie alla dotazione tecnologica d’avanguardia.